PROGETTO ROMPICAPO

ROMPICAPO è il difficile percorso del post trauma cranico e del post coma spiegato ai ragazzi delle scuole superiori per sensibilizzarli al problema.
L’obiettivo del Progetto Rompicapo:

  •  Mostrare ai ragazzi che i deficit acquisiti da eventi traumatici comportano compromissioni a
    livello cognitivo motorio e comportamentale
  • Sfatare la falsa credenza che il risveglio dal coma sia un evento miracoloso coincidente
    con la guarigione
  • Impattare sull’immaginario dei giovani affinché trovino motivazioni alla modificazione del
    comportamento a rischio individuale o di gruppo.

Ai ragazzi delle scuole presentiamo dei video realizzati con alcuni dei nostri utenti che si sono prestati
in qualità di attori per presentare in modo ironico alcuni dei loro deficit acquisiti

PROGETTO ROMPICAPO IN SMARTWORKING 2021
#PRC21
Dall’esperienza del lockdown un’occasione di riflessione sulla disabilità

“Nell’anno del coronavirus tutti abbiamo sperimentato una condizione di disabilità, che ci ha visti “menomati” e relegati ad una condizione di immobilità.
Il lockdown ci ha privati di tutto quello davamo per scontato e acquisito: il lavoro, il tempo libero, l’istruzione, lo svago al cinema e a teatro, le relazioni sociali e familiari, i viaggi, le cene al ristorante, lo shopping e il caffè ai tavolini del bar.
Senza distinzione d’età, sesso, religione, classe sociale, tutti, proprio tutti, abbiamo dovuto fare I conti con una nuova condizione che ci ha visti “temporaneamente disabili”. (Paolo Colombani – Coordinatore del progetto)

Partendo da questo singolare approccio ha preso forma “ROMPICAPO IN SMART WORKING – 2021”, progetto che presentiamo in alcune scuole superiori di Busto Arsizio(VA).

Un approccio singolare e “provocatorio”: sia gli studenti, sia i giovani disabili della cooperativa racconteranno il loro lockdown e le limitazioni subite. Cosa gli è mancato, come hanno reagito, chi o cosa li ha aiutati di più?

l tema centrale è sempre la disabilità intesa come perdita o limitazione della capacità di compiere attività che per gli individui normodotati sono considerate normali. A partire dall’esperienza condivisa del lockdown a noi interessa la descrizione di un fatto, una circostanza, un sentimento o una emozione che hanno fatto vivere ai giovani, temporaneamente, questa perdita o limitazione, perché a partire da ciò vorremmo far riflettere sul fatto che le conseguenze di un danno motorio o cerebrale causate da un trauma potrebbero essere definitive.” (Norma Mazzetto – Presidente di Progetto98)
Il mondo reale e quello virtuale offriranno in quest’occasione più canali di sensibilizzazione.
A questo proposito ha affidato il lancio del progetto a Giorgio Napoli e all’hashtag #PRC21.
Il progetto 2021 vede la collaborazione di Bionic People.