Mostra “i diari dalla Pandemia”

Si inaugura Lunedì 30 Maggio alle ore 10.30 la mostra “resilienteMente –  diari dalla pandemia”.  Realizzazione a cura del laboratorio artistico della Progetto 98 Cooperativa sociale, con il contributo di Fondazione Comunitaria del Varesotto. L’esposizione presso lo spazio culturale Civico 3 resterà aperta nei week end del 4 e 11  Giugno 2022. E’ possibile prenotare la visita anche in settimana scrivendo a info@progetto98.it o chiamando il numero 347.4004054

“Questo progetto, che affonda la sua genesi nei mesi della pandemia, ha dato alle persone la possibilità di raccontare ed elaborare quanto vissuto in quei mesi ed ora permette a tutti noi di condividere quanto vissuto, grazie all’allestimento di questa mostra. Il sostegno di Fondazione Comunitaria diventa quindi nello stesso tempo un modo di contribuire e stare vicino alle fragilità e una opportunità di creare e rinsaldare legami di comunità. Una fondazione di Comunità, attraverso le sue erogazioni, fa esattamente questo: crea valore per la comunità e favorisce relazioni e coesione”. (Massimiliano Pavanello, Segretario Generale Fondazione Comunitaria del Varesotto)

Ecco come ci descrivono la Mostra le ideatrici e conduttrici del gruppo di arte della Progetto 98.

Francesca Rezzonico, architetta e arteterapeuta responsabile del laboratorio di arte.

“Durante l’emergenza Covid 19 dei mesi di marzo aprile e maggio 2020 il laboratorio di arte ha subito una brusca interruzione. Per far sentire agli utenti del laboratorio un fluire sicuro e costante del tempo è stato proposto e condotto un lavoro artistico a distanza. Ogni partecipante ha raccolto e conservato il frutto di questi momenti in una scatola che ha avuto il compito di conservare i lavori fino al momento della condivisione, in presenza.

Al rientro, è stata proprio la scatola che ha attivato l’idea di proseguire nella raccolta dei lavori artistici in una maniera diversa da quella proposta negli anni precedenti. Si è resa necessaria la possibilità di uno sguardo personale, privato, che potesse raccogliere e tutelare i lavori.

Ogni partecipante ha cosi ricevuto un piccolo libretto, che ci è sembrato, durante il tempo del fare, una vera raccolta “di viaggio”, il viaggio che ogni utente del laboratorio ha fatto nel tempo di una seduta in un luogo protetto e contenuto come quello del Centro, sollecitato, sostenuto e mai giudicato. Un viaggio dalle forme particolari in un tempo unico, diverso, come quello che e’ stato (e che è) quello della pandemia. Ecco allora i nostri Carnet de Vojage, perché, in effetti, il paradosso si è rivelato da subito: più fermi e più distanti (con distanze dovute a mascherine e protezioni che hanno trovato spazio tra noi, prima come elementi di fastidio e pian piano come elementi di noi) …siamo andati sempre più in viaggio, in un movimento di pensieri e di mani che hanno fluttuato e preso forma nei luoghi dell’anima e del cuore.

Le pagine del diario hanno custodito gli itinerari più profondi dentro un microcosmo ricostruito e riadattato e hanno così permesso un percorso introspettivo all’interno dello spazio dell’arte del lunedì mattina. Uno spazio protetto dove la fiducia e il legame tra conduttori e utenti corrono fluidi e solidi, conduttori facilitatori e portavoci delle ricchezze interiori di ogni partecipante (…). Abbiamo accolto con grande gioia, la proposta di portare in mostra in uno splendido spazio a Gallarate , il Civico 3 , questi Diari. L’idea che ci ha convinto e’ stata quella di far “esplodere “ ciò che per tanto tempo eè stato imploso dentro ciascuno. Ecco allora il grande formato che contribuisce a dare forza ad opere dal sapore unico e delicato”.

Giuditta Mazzetto, socia fondatrice e volontaria del laboratorio

“Quello del laboratorio di arte è uno spazio protetto dove la fiducia e il legame tra conduttori e utenti corrono fluidi e solidi, conduttori facilitatori e portavoci delle ricchezze interiori di ogni partecipante. L’attivazione al lavoro è stata quella proposta in questi anni di attività. Non si è mai insistito nella trasformazione delle linee e nella ricerca di una forma, la forma è arrivata da sé. Si è mantenuto cosi il contatto con il piano emotivo. Il prodotto creato mantiene infinite possibilità di significato che mutano continuamente a seconda di chi osserva contribuendo a un continuo scambio comunicativo”.

Chiara Scaccia, educatrice professionale della Progetto 98 e del gruppo di arte

“Ognuno ha prodotto secondo le caratteristiche che gli sono proprie per modi e tempi, lo stile definisce e caratterizza i lavori di una persona: li rende unici e riconoscibili“.

Ma come è nata l’idea dell’esposizione?

Ci risponde Norma Mazzetto presidente della Progetto 98  – “I Diari della pandemia sono una delle azioni di un progetto più ampio dal titolo resilienteMente.  Finanziato dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto  volto a promuovere il ben-essere della persona nel post covid.
L’esposizione è la perfetta sintesi del progetto e delle azioni realizzate. Quando mi è stato raccontato  il lavoro fatto nel laboratorio di arte a partire dal lockdown ho provato una sensazione molto forte al pensiero che il gruppo avesse trovato un canale alternativo per dare voce alle emozioni.

Quelle emozioni forti che la pandemia, la solitudine e la distanza hanno amplificato. Quando ho visto i diari mi sono proprio commossa. In essi ho sentito colore, forza, determinatezza, coraggio… cura. E allora ho capito che quel lavoro non poteva stare chiuso nel laboratorio. Nè nel Centro. Nè in Cooperativa. Esso andava mostrato, messo-in-mostra, a tutti affinché tutti potessero goderne. E’ vero i diari sono una proprietà privata e intima. Eppure il gruppo ha deciso di metterli a disposizione perché è un gruppo di persone generose e consapevoli che il beneficio e la bellezza derivante da questo lavoro può essere replicato altrove.

Per questa mostra  si ringraziano:

l’associazione di Volontariato KORU OdV che ha fornito logistica e volontari. L’associazione di promozione sociale ABACO  per la concessione gratuita della sala espositiva  CIVICO 3.  Riccardo Cattaneo x la realizzazione del documentario divulgativo. Maria Rosaria Iglio consulente comunicazione e marketing. Altro design di Cossu Siro x le stampe delle riproduzioni artistiche. Massimo Gallina  per la realizzazione delle teche. Le conduttrici e ideatrici dell’evento Francesca Rezzonico, Giuditta Mazzetto, Chiara Scaccia. E soprattutto gli artisti: Manuela Bianchi, Fiorella Squarzon, Luana Montin, Simone Negro, Francesco Miano, Boris Grilli, Orietta Zardini, Oreste Bellora