Un progetto per costruire relazioni, abbattere barriere e favorire la partecipazione attiva delle persone con disabilità acquisita
Cosa succede quando la disabilità acquisita, spesso vissuta in solitudine, trova un terreno fertile fatto di relazioni, incontri, esperienze condivise e nuove possibilità? Nasce un progetto come Connessioni di Comunità, promosso da Progetto 98, con il sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto, nei territori di Busto Arsizio e Somma Lombardo.
Un ecosistema di collaborazione per uno sviluppo davvero sostenibile.
L’obiettivo di Connessioni di Comunità è ambizioso e necessario: costruire un territorio davvero inclusivo, in cui le persone con disabilità acquisita non siano più relegate ai margini, ma possano partecipare attivamente alla vita sociale, culturale e produttiva della comunità.
Il progetto si inserisce pienamente nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda Europea 2030, in particolare:
- Goal 10 – Riduzione delle disuguaglianze, promuovendo pari opportunità per tutti;
- Goal 11 – Città e comunità sostenibili, creando ambienti accessibili e accoglienti;
- Goal 17 – Partnership per gli obiettivi, incentivando la sinergia tra realtà profit e no-profit.
Dalla sfida alla proposta: come nasce l’idea
Il punto di partenza è stato un episodio concreto e spiazzante: un piccolo furto commesso da un utente di un centro socio-educativo. Un evento che avrebbe potuto chiudere porte, e invece le ha aperte. La risposta non è stata l’esclusione, ma la costruzione di ponti: l’educatore coinvolto ha iniziato a visitare i negozi del quartiere con alcuni ragazzi del centro, per conoscere, farsi conoscere, creare fiducia.
Da qui è nata l’idea di un progetto strutturato, che coinvolgesse educatori, commercianti, associazioni, enti di formazione, istituzioni e famiglie in un percorso condiviso.
Le azioni messe in campo
Connessioni di Comunità si basa su azioni concrete, pensate per generare impatto reale:
- Interviste doppie tra utenti della cooperativa e commercianti di quartiere, per conoscersi e raccontarsi a vicenda;
- Collaborazioni con le associazioni di commercianti locali, come La Somma di Noi e ASCOM Busto Arsizio;
- Lezioni e incontri con la UATE (Università per Adulti e Terza Età) e scambi laboratoriali con altri centri ETS;
- Corsi di formazione condotti da professionisti locali;
- Laboratori trasformati in postazioni formative per i CFP (Centri di Formazione Professionale);
- Progettazione e sviluppo di un laboratorio di videomaking e comunicazione, che porterà alla realizzazione di un documentario da diffondere sul territorio.
Un territorio che accoglie e restituisce
Il cuore pulsante di tutto il progetto è la rete di relazioni: quelle già attive e quelle che si stanno costruendo. Il progetto ha già coinvolto decine di realtà locali e continuerà a crescere anche nella seconda fase, che prevede l’ampliamento delle collaborazioni e nuove attività di comunicazione.
Il valore aggiunto? La centralità delle persone fragili, non come oggetto di cura, ma come soggetti attivi, portatori di valore, relazioni e competenze.
Un passo avanti per tutta la comunità
“Connessioni di Comunità” non è solo un progetto sociale. È una proposta di futuro. È la dimostrazione che includere non è un atto di generosità, ma un’opportunità per tutti. Perché quando una comunità si allarga, si rafforza. E quando le fragilità vengono accolte, tutti diventiamo più forti.