Post covid è un termine che ritorna sempre più di frequente e identifica una condizione in cui quasi tutti ci troviamo seppur con diverse ripercussioni.
Una prolungata sensazione di incertezza, il peso dell’isolamento sociale e la diffidenza nei confronti dell’altro.
Una condizione psicologica che appartiene a persone abili e disabili: la pandemia ha generato malessere e ha abbassato la qualità della vita di tutti.
Noi di Progetto98 ci prendiamo cura di persone con disabilità acquisita e in questa particolare fase critica abbiamo pensato al loro ben-essere e a quello di chi è in contatto con loro: caregivers e operatori.

Perché ResilienteMente e come funziona?

Perché scopo del progetto è fornire strategie di resilienza per contrastare le ripercussioni a medio e lungo termine della crisi dovuta alla pandemia da Covid-19
Resilienza per noi vuol dire saper intercettare i bisogni e rispondere con soluzioni e strumenti di resilienza individuali (psicologici ed emotivi) e sociali.
Ma in cosa consiste il progetto?
Le azioni proposte si differenziano a seconda dei destinatari.

Utenza
attività espressive alternative al verbale: teatro dei burattini, musicoterapia, pitture e movimento corporeo
Una mostra finale e un saggio
Lavoratori
formazione, , supervisione psicologica, giornate di studio.
Caregivers
Sono attivi alcuni percorsi di ascolto e sostegno

Il sostegno di Fondazione Comunitaria del Varesotto

Il post covid ha minato la serenità e la qualità della vita delle persone. Gli obiettivi di ResilienteMente si sposano con quelli della Fondazione che ne ha riconosciuto la validità decidendo così di supportare il progetto proposto perché “ favorisce la realizzazione di iniziative nell’ambito dei bisogni emergenti, stimolando la società civile ad una risposta, non dettata dai soli criteri di emergenza, ma progettata ed organizzata con attenzione agli aspetti qualitativi ed all’impatto sulle generazioni future.”

Segui le fasi del progetto ResilienteMente

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