16 Novembre 2025 | Giornata Mondiale delle Vittime della Strada

Ogni anno, migliaia di giovani, famiglie e comunità vengono colpite dalle conseguenze degli incidenti stradali.
Comprendere i dati più recenti e i comportamenti che aumentano il rischio alla guida significa acquisire strumenti concreti per agire in modo più consapevole e responsabile.

In occasione della Giornata Mondiale delle Vittime della Strada, che in Italia punta i riflettori sull’importanza della sicurezza stradale, è essenziale fermarsi a riflettere su ciò che possiamo fare, prima e durante la guida, per proteggere noi stessi e chi ci sta intorno.

Dati recenti in Italia: cosa ci dicono le statistiche

Secondo le stime preliminari relative al primo semestre del 2025, in Italia si sono verificati:

  • 82.344 incidenti con lesioni a persone, in calo dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2024
  • 111.090 feriti, in diminuzione dell’1,2%
  • 1.310 decessi entro 30 giorni dall’incidente, in calo del 6,8% rispetto al primo semestre 2024

In media, ogni giorno si sono registrati:

  • Circa 455 incidenti
  • 614 feriti
  • Oltre 7 vittime

Sebbene il trend sia positivo, l’Italia resta ancora lontana dall’obiettivo europeo: dimezzare le vittime della strada entro il 2030.

Prima di mettersi alla guida: comportamenti da evitare

Prima di accendere il motore, ci sono alcune valutazioni essenziali da non sottovalutare.
Trascurarle può trasformare una situazione ordinaria in un evento drammatico.

Ecco i principali errori da evitare prima di mettersi alla guida:

  • Alcol e sostanze: rallentano i riflessi e riducono drasticamente la capacità di concentrazione
  • Condizioni fisiche ed emotive: stanchezza, sonnolenza e stress compromettono l’attenzione
  • Controllo del veicolo: freni, luci, pneumatici, cinture e specchietti devono essere funzionanti
  • Pianificazione del viaggio: definire il percorso, prevedere pause e valutare condizioni meteo o traffico

Anche un singolo passaggio trascurato può aumentare esponenzialmente la probabilità di errore e le sue conseguenze.

Durante la guida: comportamenti che mettono in pericolo

Una volta alla guida, alcuni atteggiamenti aumentano il rischio di causare incidenti gravi o fatali:

  • Velocità eccessiva rispetto alle condizioni della strada o del traffico: riduce il margine d’errore e amplifica la gravità degli impatti
  • Uso del telefono: bastano pochi secondi di distrazione per perdere il controllo del veicolo
  • Mancato uso delle cinture di sicurezza: dispositivi semplici ma determinanti in caso di incidente
  • Disattenzione verso utenti vulnerabili: pedoni, ciclisti e motociclisti devono essere sempre visibili e previsti
  • Comportamenti impulsivi o aggressivi: manovre brusche, sorpassi azzardati, cambi di corsia improvvisi

In presenza di pioggia, traffico intenso, ghiaccio o visibilità ridotta, questi comportamenti possono avere conseguenze devastanti e permanenti.

 Quando una lesione cambia la vita
Un incidente stradale non è solo un numero nelle statistiche: è una vita che cambia per sempre.

Anche una lesione inizialmente gestibile può richiedere lunghi percorsi di cura, riabilitazione e adattamento.

Nell’ambito del Progetto Rompicapo, nato per sensibilizzare sulla vita dopo il coma e sulla disabilità acquisita, affrontiamo ogni giorno questo tema.
Le persone coinvolte nelle attività della cooperativa sociale Progetto98 hanno vissuto in prima persona l’impatto devastante di un trauma cranico, spesso causato da incidenti stradali.
Le loro storie ci insegnano che la disabilità non tocca solo il corpo, ma cambia anche le relazioni, le abitudini e l’autonomia personale.
Per questo motivo, Rompicapo invita tutti a riflettere: guidare responsabilmente non è solo un dovere, è un modo concreto di prendersi cura del proprio futuro e di quello degli altri.

Come agire: i nostri consigli per famiglie e scuole

La consapevolezza è un primo passo importante, ma non basta.
Serve tradurla in azioni quotidiane, sia in famiglia che nei contesti educativi.

Ecco alcune proposte per stimolare una guida più sicura:

  • Dialogo in famiglia: stabilire insieme una check-list prima di ogni viaggio (riposo adeguato, controlli al veicolo, percorso definito, pause previste)
  • Il buon esempio degli adulti: genitori che rispettano le regole e guidano con attenzione diventano modelli credibili
  • Percorsi educativi: scuole e associazioni possono proporre moduli dedicati alla guida consapevole, con testimonianze reali di chi vive con una disabilità acquisita
  • Sicurezza nei trasporti scolastici: controllare che siano rispettate tutte le norme, che i ragazzi siano correttamente assicurati e che l’autista sia attento e qualificato

Prendere la guida sul serio: una responsabilità concreta

I dati del primo semestre del 2025 mostrano un miglioramento, ma non è ancora il momento di abbassare la guardia. Il cammino verso l’obiettivo europeo di dimezzare le vittime sulle strade è ancora lungo e richiede impegno collettivo. Per le famiglie e i giovani, il messaggio è chiaro:
prepararsi prima di guidare e mantenere la concentrazione durante il viaggio non è solo una norma da rispettare, ma una scelta che può cambiare la traiettoria di una vita. Ogni distrazione, ogni superficialità, può diventare l’inizio di un percorso fatto di dolore, riabilitazione o perdita.
Anche quest’anno, con Progetto Rompicapo, continuiamo a promuovere la cultura della guida responsabile:
non per semplice conformità alle regole, ma per difendere la propria libertà, proteggere la vita altrui e prevenire una sofferenza evitabile.

Portiamo Rompicapo nelle scuole superiori e medie

In chiusura ci affidiamo alla riflessione di Francesca Paolini responsabile del Progetto Rompicapo

Rompicapo non è solo un progetto di prevenzione, nasce per dare voce a chi vive ogni giorno le conseguenze di un trauma cranico encefalico. Da loro ha origine il bisogno di fare qualcosa affinché ciò non si ripeta mai più, perché: “non vogliamo che altri debbano vivere la nostra stessa esperienza, che altre famiglie soffrano per la distrazione di una sera“.

Nelle scuole cerchiamo di rendere consapevoli del fatto che la sicurezza stradale non è un limite ma è il primo passo per custodire la vita, propria ed altrui.

Vivete, divertitevi, sperimentatevi e fate tante esperienze ma metteteci la testa, nel dubbio su come comportarsi, piuttosto che fare i fighi è meglio fare la figura dei fifoni. A chi vuol fare il figo non va sempre bene.  È emozionante vedere come gli studenti ascoltino le persone che apparentemente non possono più dare molto alla società e invece lasciano un segno indelebile nelle loro anime.

(Francesca Paolini – Responsabile Progetto Rompicapo)

Vuoi metterti ala prova? Rispondi alle domande!

Domande a risposta SI NO

Pensa che sia utile parlare dei rischi degli incidenti stradali già in giovane età? oppure Pensa che sia utile educare già alle medie ad adottare atteggiamenti responsabile alla guida dei vari mezzi? *
Sapeva dell’esistenza di un servizio a Busto Arsizio che si occupa di disabilità acquisita a seguito di incidenti stradali? *

Domande a risposta multipla

Quale tra questi deficit non è tipico del trauma cranico encefalico?
Possono essere selezionate più risposte
Secondo lei, dopo il risveglio dal coma, cosa succede più spesso ad una persona?
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Domande a punti

5) Indica da 1 a 5 quanto sono gravi questi atteggiamenti alla guida

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