“La Ripresa” progetto finanziato da Fondazione Comunitaria del Varesotto per persone con disabilità acquisita
Quanto può impattare la pandemia sulla nostra psiche se già siamo persone fragili a causa di una disabilità acquisita o perché conviviamo con persone con cerebrolesioni?
Purtroppo il disagio si aggrava.
E’ accaduto agli utenti della cooperativa Progetto 98 e alle loro famiglie durante il lockdown.
Uno stravolgimento che ha minato i tanti equilibri precari con ricadute sulla serenità di ciascuno all’interno del proprio nucleo familiare.
L’idea di un progetto di aiuto
Dovevamo intervenire il prima possibile su questi effetti negativi di carattere psicologico e sociale. Grazie a Fondazione Comunitaria del Varesotto, abbiamo ottenuto un contributo economico che ci ha messo nella condizione di poter affrontare la ripartenza in maniera strutturata, predisponendo un nuovo progetto.
Il Progetto “La Ripresa”
Ha come obiettivo quello di contenere le ricadute sociali derivanti dall’emergenza Covid 19, che hanno gravato su
- assistiti frequentanti il CSE (54 disabili acquisiti),
- loro famiglie ( circa 80 persone)
- operatività dei nostri lavoratori (20 dipendenti e 15 consulenti).
Si struttura in tre azioni principali
- Sostegno alle famiglie
- Potenziamento delle attività psicomotorie – La settimana lunga
- Predisposizione di un piano di supporto a distanza in caso di emergenza
Sostegno di gruppo o individuale per le famiglie
Abbiamo posto alcune domande alle assistenti sociali Valentina Zanetello e Sara Gornati
Come avete individuato il bisogno?
Da anni seguiamo un gruppo di familiari dei nostri utenti, composto da figli, genitori, coniugi, compagni.
Nel corso degli incontri durante la pandemia e dopo il lockdown è emerso il bisogno di supporto psicologico soprattutto da parte del coniuge caregiver.
Tra Luglio e Ottobre 2020 sono state individuate nello specifico sette richieste che comprendono sei mogli e un marito.
Perché ve ne occupate voi?
“L’’unico servizio del settore pubblico che offre prestazioni di supporto psicologico è quello dell’Area Fragilità della ASST che prevede un pacchetto massimo di 10 sedute.
Diversamente bisogna rivolgersi al settore privato con oneri elevati, che spesso le famiglie di utenti affetti da GCA e TCE non possono sostenere perché già gravate dai costi elevati per l’assistenza sociale e sanitaria degli stessi.
Con il finanziamento del progetto “La Ripresa” siamo in grado di prendere in carico questo bisogno che in alcuni casi ha già assunto i connotati dell’urgenza (es. scelta di allontanare il coniuge dal nucleo familiare per inserirlo in comunità residenziale).
Come funziona?
Si parte da un percorso di supporto psicologico di gruppo da proporre ai coniugi interessati, finalizzato a far emergere le criticità nel rapporto coniugale e nella gestione dei figli soprattutto se piccoli e in età scolare.
Ogni beneficiario del servizio può
• individuare uno spazio proprio in cui poter esprimere e condividere frustrazioni, vissuti ed esperienze
• promuovere legami di reciprocità fra i partecipanti ed un senso di appartenenza comune che possa alleviare il senso di isolamento
• favorire l’emergere e la maturazione di possibili soluzioni alternative nella relazione/gestione del coniuge
Il progetto prevede sei incontri all’anno, della durata di due ore.
Vengono svolti sia in gruppo sia con interventi individuali con funzione di indirizzo.
LE ATTIVITA’ PSICOMOTORIE COME CURA DI SE’
Potenziamento di attività destinate all’utenza che maggiormente ha subito gli effetti negativi del lockdown
Il supporto dei volontari Koru Odv e il prezioso sostegno economico di Fondazione Comunitaria del Varesotto ci ha permesso di ampliare l’offerta educativa.
Da inizio anno 2021 è prevista una apertura quindicinale al Sabato del CSE di Somma Lombardo per consentire a otto utenti di svolgere attività specifiche.
L’educatrice professionale Franca Pietragalla ha individuato e conduce una pratica psicomotoria finalizzata al benessere e alla cura di sé.
Quando la settimana “lunga” piace
Ecco cosa ne pensa F.
“L’attività del Sabato mi fa davvero bene perché faccio esercizi per il mio corpo, mi rilasso e perché sto in compagnia. Col fatto che siamo in zona arancione e rossa non si può uscire e il week end per me è davvero noioso e pesante, così ho qualcosa da fare e mi diverto proprio… vedo che anche gli altri sono contenti di avere un giorno in più… e poi Franca è davvero brava!”.
L’impegno dei volontari Koru Odv ha reso possibile garantire il trasporto degli utenti anche di Sabato.
Sarebbe bello poter continuare questa esperienza anche dopo ottobre 2021
Predisposizione di un piano di supporto a distanza in caso di emergenza
Riabilitazione – Stimolazione – Sostegno a distanza
“IL PIANO B”
Il finanziamento del progetto “La Ripresa” ha reso possibile la predisposizione di un piano di lavoro a distanza per l’utenza.
Quattro educatori professionali con il neuropsicologo Simone Turati hanno creato protocolli per la riabilitazione neurologica e la stimolazione cognitiva a distanza da attuare qualora la pandemia dovesse richiedere un nuovo lockdown.
L’operatività del progetto è già stata messa a punto ed è in fase di collaudo attraverso la formazione continua degli educatori affinché siano pronti ad un’ eventuale nuova situazione di emergenza.